Onorevoli Colleghi! - Il problema principale di ogni sistema elettorale è quello di coniugare il maggiore grado di «capacità democratica» in entrata, ovvero il maggior grado possibile di rappresentanza della società nelle istituzioni, con il massimo grado di governabilità delle istituzioni stesse.
      La presente proposta di legge intende rendere il sistema elettorale della Camera dei deputati e quello del Senato della Repubblica simili, per quanto possibile, a quello utilizzato per l'elezione dei presidenti e dei consigli delle regioni a statuto ordinario.
      La scelta di prendere a modello il sistema elettorale regionale è dettata dalla constatazione che proprio il sistema elettorale delle regioni a statuto ordinario, negli ultimi anni, è sembrato essere quello capace di garantire il maggiore grado di governabilità.
      Infatti, un sistema con un elevato livello di «democraticità in entrata» ma incapace di garantire un'adeguata governabilità evidentemente non può considerarsi come un sistema effettivamente democratico.
      La presente proposta di legge intende, dunque, definire un sistema elettorale che possa garantire stabilità alla coalizione di governo, attraverso un sistema di assegnazione dei seggi che prevede un premio di maggioranza significativo per la coalizione vincente, restituendo un maggiore potere di scelta al cittadino elettore, il quale può decidere espressamente a chi destinare il

 

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proprio voto, grazie alla reintroduzione delle preferenze elettorali.
      Per quanto riguarda, nello specifico, il sistema per l'elezione della Camera dei deputati, con la presente proposta di legge si prevede che:

          a) la soglia di accesso alla ripartizione dei seggi sia posta al 3 per cento dei voti validi. È prevista, altresì, una seconda soglia, posta all'1 per cento, la quale fa sì che i voti delle liste che hanno conseguito un risultato elettorale inferiore all'1 per cento del totale nazionale non possano concorrere a determinare la cifra elettorale nazionale della coalizione cui eventualmente appartengono. Le soglie di sbarramento proposte rispondono alla necessità, già ricordata, di garantire un livello adeguato di «democraticità in entrata», limitato però ad una soglia del 3 per cento e, quindi, a un livello di rappresentanza accettabile, e contemporaneamente di fare in modo che, per contribuire alla vittoria di uno schieramento politico piuttosto che di un altro, si sia in grado di ottenere almeno la rappresentatività dell'1 per cento dei votanti. Il sistema elettorale predisposto conferma le circoscrizioni esistenti, nel numero di 26 come quelle attuali, ma, ispirandosi al modello regionale, propone che in ciascuna di queste i quattro quinti dei seggi (in totale 494 seggi) siano riservati alla ripartizione proporzionale e un quinto dei seggi (in totale 123 seggi) costituisca la quota da cui attingere per il premio di maggioranza;

          b) ai seggi proporzionali sono proclamati prioritariamente i candidati dell'elenco proporzionale secondo la rispettiva cifra individuale (voti di preferenza);

          c) ai seggi maggioritari sono proclamati prioritariamente i candidati dell'elenco maggioritario secondo l'ordine di lista;

          d) per ottenere il premio di maggioranza la coalizione di liste maggioritaria, o la lista non coalizzata maggioritaria, deve ottenere non meno di 224 seggi (circa il 35 per cento di 630 seggi), altrimenti il premio di maggioranza non è attribuito e la ripartizione resta proporzionale.

      Per quanto concerne il sistema elettorale del Senato della Repubblica, la presente proposta di legge mira a introdurre un sistema proporzionale nella ripartizione dei quattro quinti dei seggi in ciascuna regione e l'assegnazione di un eventuale premio di maggioranza, qualora la coalizione o la lista maggioritaria in sede nazionale non ottenga autonomamente il numero di seggi necessario a garantire una maggioranza stabile, individuato nella presente proposta di legge nel numero di 175 seggi.
      Il sistema del Senato della Repubblica è mutuato, in ragione del principio del bicameralismo perfetto, dallo stesso modello di quello previsto per la Camera dei deputati. Il sistema elettorale del Senato della Repubblica, per quanto riguarda l'assegnazione del premio di maggioranza, prevede che la coalizione o la lista maggioritaria debba conseguire un minimo di 117 seggi sul totale nazionale per poter ottenere l'intero premio di maggioranza e raggiungere così i 175 seggi previsti per la coalizione o la singola lista risultante vincitrice nella consultazione elettorale.
      Se la coalizione o la lista maggioritaria ha ottenuto 175 o più seggi, ovvero ne ha ottenuti meno di 117, sono proclamati soltanto i candidati degli elenchi proporzionali secondo l'ordine di cifra individuale (voti di preferenza).
      L'obiettivo della presente proposta di legge è quello di contribuire alla razionalizzazione del sistema di formazione della rappresentanza parlamentare, riconducendolo, al di là di ogni eventuale scelta ideologica o di parte, ai princìpi generali di rappresentatività e di governabilità.

 

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